sabato 24 dicembre 2011

Biscotti alle nocciole

1 kg di farina; 400 gr di zucchero; 300 gr di burro; 4 uova; 1 bustina di vanillina; 2 bustine di lievito; 400 gr di nocciole sgusciate, tostate e sbriciolate.
Bisogna come prima cosa far sciogliere il burro a fuoco lento, mentre prepariamo tutti gli ingredienti; tolto il burro dal fuoco, nella prima fase versiamo sul nostro tavolo da lavoro la farina a fontana e un pizzico di sale, al centro disponiamo lo zucchero e il burro, amalgamiamo questi ultimi fin quando lo zucchero si è sciolto, dopodiché potremo procedere aggiungendo le uova, le noccioline, la vanillina e il lievito. La seconda fase è quella più impegnativa, senza allarmarsi cominciamo ad amalgamare il nostro impasto con le mani, fin quando non otteniamo un composto liscio e ben compatto. Ricaviamo tanti piccoli mucchietti che lavoreremo ancora tra le mani per conferirgli una forma sferica, muniti ora di una teglia e preriscaldato il forno a 200°, disponiamo le nostre palline su un foglio di carta da forno e infiliamo nel forno quando ha già raggiunto la temperatura desiderata, non c'è un tempo di cottura da seguire, sforneremo solo quando avranno assunto un aspetto dorato, ricordando che se li preferite più scuri e croccanti potete lasciarli dentro ancora qualche minuto, avendo cura di non eccedere con la cottura per poi ritrovarvi dei carboncini ancora prima di ricevere la calza -.- (a casa mia, infatti, siamo soliti prepararli insieme ai roccocò nel periodo natalizio, un modo per firmare la vigilia discostandoci dall'onnipresente binomio panettone/pandoro, anche se alla fine la tavola finisce per accogliere sia gli uni che gli altri). Scrivo mentre avverto il profumo dei miei che stanno cuocendo, anzi ora scappo a controllare il forno, e poi perché no, ad assaggiarne qualcuno, ancora caldi si sciolgono in bocca ed è impossibile resistergli, se accompagnati poi ad una tisana addolcita con il  miele...be' piccole gioie che possiamo concederci in ogni istante della giornata!

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Roccocò

1 kg di farina; 400 gr di zucchero; 2 uova; 1 bustina di vanillina; 1 cucchiaino di cannella; 5/6 chiodi di garofano; la scorza grattigiata di 1 limone e di 1 arancia; il succo di 1 mandarino ; 1/2 bicchiere di latte; 1 cucchiaio di Sambuca; 1 cucchiaio di miele; 1 bustina di lievito; 400 gr di noccioline spellate, tostate e frantumate.
Innanzitutto in un bicchierino di acqua tiepida mettiamo una manciata di chiodi di garofano, lasciamo macerare e solo dopo una decina di minuti setacceremo poichè ai fini della preparazione solo il succo ci tornerà utile. Cominciamo col versare nel frattempo la farina a pioggia sul nostro tavolo da lavoro con un pizzico di sale, al centro invece poniamo lo zucchero e le 2 uova mescolando per bene, dopodichè è possibile aggiungere tutti gli aromi, a cominciare quindi dalla vanillina, la cannella, la scorza grattugiata del limone e dell'arancia, il succo di mandarino, il latte, la Sambuca, il bicchierino d'acqua aromatizzato ai chiodi di garofano, il miele, le noccioline tritate ed il lievito; a questo punto mettiamo da parte la forchetta perchè bisognerà cominciare a lavorare l'impasto con le mani fin quando ne risulterà un panetto liscio ed omogeneo, non siate frettolosi è un lavoro che richiede tempo e una dose accentuata di forza ed energia; soddisfatti della consistenza dell'impasto non ci resta che preriscaldare il forno a 200/220°, taglieremo di volta in volta delle fettine che lavoriamo con le mani al fine di ottenere dei salsicciotti, uniremo poi le estremità per fargli assumere la forma di una ciambella, disponiamo i dischi ottenuti in una teglia foderata di carta da forno e spennelliamo la superficie con un tuorlo, è giunto finalmente il momento di infornare, potremo portar fuori una volta che i nostri roccocò abbiano assunto un colorito dorato. Non potrete comprendere, fin quando non vi cimentiate come me nella combinazione di tutte le spezie che ho elencato, il profumo che si propagava per tutta la casa!. Scoprirete che conservano una fragrante morbidezza, quando ancora caldi li disponete su di un vassoio o in una cesta (come nel mio caso). Considerando che dovranno ornare la tavola per tutto il periodo natalizio, consiglio di conservarli in bustine di plastica chiuse da laccetti, impedirete così che diventino duri.

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domenica 11 dicembre 2011

Torta al cacao glassata al cioccolato bianco

INGREDIENTI: 3 uova; 120 gr di farina; 50 gr di fecola di patate; 120 gr di zucchero; 50 gr di burro; 2 cucchiai di cacao amaro; 1/2 bicchiere di latte.
Per la farcitura: 1 uovo, 1 cucchiaio di zucchero; 1 cucchiaio di farina; 1 bicchiere di latte; 1 confezione di panna da cucina da 200 ml
Per la glassa: 200 gr di cioccolato bianco; 50 gr di burro.
Innanzitutto facciamo sciogliere il burro a fuoco lento, dopodichè lo mescoliamo assieme allo zucchero in una ciotola. Cominciamo fin da subito ad aggiungere un uovo, parte della farina setacciata, le altre due uova e la restante farina con la fecola, preriscaldiamo nel frattempo il forno a 180°, mettiamo poi il cacao amaro, il latte ed infine il lievito. Procediamo col versare il composto ottenuto in una teglia circolare foderata con carta da forno ed infornare per circa 40 minuti. Nel mentre prepariamo la nostra crema..in un pentolino sbattiamo energicamente un uovo con lo zucchero, cui aggiungeremo la farina ed il latte, portate sul fuoco basso mescolando fino all'ebollizione, a questo punto è possibile incorporare la nostra panna da cucina, continuiamo ad amalgamare ancora per 5-7 minuti. Spegnamo e lasciamo raffreddare. Tolta la torta dal forno, è necessario far intiepidire anche questa per poter poi trasferirla su di un vassoio e tagliarla a metà al fine di ottenere 2 dischi all'incirca dello stesso spessore. Bagnate ora la parte interna di entrambi col liquore che meglio preferite (io ho usato il Maraschino), è il momento di stendere la nostra farcia sul disco che fa da base e coprire dunque con l'altro disco. Giunti a questo punto prepariamo la nostra glassa facendo sciogliere le tavolette di cioccolato bianco con i 50 gr di burro a bagnomaria, se il risultato vi sembra troppo granuloso, difficile quindi da stendere, potete aggiungere un po' di latte, oppure mettere per alcuni minuti in frigo (come ho fatto io) per far sì che la glassa assuma una consistenza tale che una volta spalmata non coli sui bordi del vassoio combinando un pasticcio. Quella della copertura è una procedura abbastanza delicata che richiede tempo, precisione, cercate quindi di essere cavillosi, certo non siamo gli chef del Gambero Rosso, noi che dedichiamo alla pasticceria i ritagli di tempo, ma in considerazione dell'impegno nel predisporre il necessario, la premura nel selezionare gli ingredienti, direi che saremo senza alcun dubbio soddisfatti, qualunque sia l'esito dell'intruglio, ricordate che quando vi cimentate con mestoli e scodelle non dovete accontentare nessuno al di fuori di voi stessi se non completare appunto le vostre aspettative, sono gli artefici a conoscere il copione e non chi sta dall'altra parte e riceve la sola realizzazione. Ciò detto, buon appetito! Ricordate di custodire il dolce in frigo; io l'ho preparato ieri sera dopo cena per poterlo assaporare insieme ai miei commensali alla chiusura del pranzo della domenica. Il cioccolato bianco: una bontà infinita.. :D
Ps: per la decorazione ho adagiato sulla superficie delle noci, non vi nascondo la difficoltà riscontrata nell'utilizzo dello schiaccianoci..per cercare di ottenere qualche pezzo integro di 2/3 cm perlomeno, ne avrò rotte una ventina..

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venerdì 25 novembre 2011

Torta smile crema e cacao

 
PER L'IMPASTO: 200 gr di farina; 150 gr di zucchero; 50 gr di cacao amaro; 250 dl di latte; 1 bustina di lievito;
PER LA CREMA: 1 uovo, 1 cucchiaio di zucchero; 1 cucchiaio di farina; 1 bicchiere e mezzo di latte; una manciata di uvetta.
PER LA COPERTURA: 1 tavoletta da 100 gr di cioccolato fondente; 30 gr di burro
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In una ciotola ho messo la farina, lo zucchero e metà della quantità del latte richiesto dalla ricetta per cominciare a mescolare, poi ho aggiunto il cacao e il latte restante, amalgamiamo per bene, quando avremo ottenuto un composto morbido ed omogeneo setacciamo ed incorporiamo il lievito; non ci resta che versare l'impasto in una teglia foderata di carta da forno o imburrata ed infarinata e cuocere a 180° per circa 40 minuti...Questo arco di tempo lo impiegheremo per la preparazione della farcia prima e della glassa di cioccolato poi; infatti in un pentolino sbattiamo energicamente l'uovo con lo zucchero, potremo aggiungere così la farina e il latte per poi mettere il tutto sul fuoco basso e, muniti di un cucchiaio di legno, mescolare fino all'ebollizione. Trasferiamo la crema fumante in un piatto (attenti a non scottarvi)...nel frattempo mettiamo l'uvetta ad ammollare in un bicchierino di rhum. Per la copertura ho fatto sciogliere a fuoco lento (non necessariamente a bagnomaria) la tavoletta di cioccolato con il burro, potremo spegnere quando il cioccolato sia divienuto fluido; nostro obiettivo in tal caso è che la glassa assuma una consistenza pastosa, vale a dire sia modellabile con facilità, quindi nè troppo liquida nè tantomeno bisognerà lasciarla raffreddare completamente... eviteremo così che si indurisca. Bene...mancano ancora 10 minuti, affidandomi al timer del forno, per la completa cottura, decido quindi di prepararmi la frutta candita che avevo scelto per la decorazione...Evitando di descrivere la fase che prevede di tagliare la torta a metà una volta intiepidita..bagnamo la parte interna di entrambi i dischi ottenuti con il rhum dopodichè spalmiamo su quello che fa da base la nostra crema..non dimentichiamoci dell'uvetta! la sgoccioliamo e la spargiamo sullo strato di farcia, pigiamo con una forchetta, successivamente copriamo con il disco per chiudere il nostro dolce...è la volta della copertura, con una spatola distribuiamo la glassa di cioccolato livellando per bene anche sui bordi..completiamo con macedonia candita che ben si accompagna all'uva passa già impiegata, anzi credo proprio  sia un abbinamento perfetto, se a ciò va aggiunto l'aroma di rhum che fa capolino tra il sapore dolciastro della frutta candita e quello tenue delle scaglie di mandorle che ho adagiato sui bordi....Considerando che ho impugnato mestoli e scodelle intorno alle 21, mi chiedo: cosa vien fuori quando il genio creativo si combina con l'arte culinaria? ..bè che sono le ventitrè e trentacinque e ancora non mi accingo a completare questo dolce...della serie non sono quasi mai soddisfatta del mio lavoro...
Ps: l'idea di tale preparazione è nata per celebrare il simulacro di processo civile cui parteciperà mio fratello (per augurargli buona fortuna) che si svolgerà proprio domani mattina...
Come è possibile notare dagli scatti sopra riportati, ho voluto conferire alla mia torta un aspetto allegro...ed è il caso di dire che ha proprio assunto un'espressione...di circostanza :)

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domenica 20 novembre 2011

torta di mele

Come accompagnare la famosa tazza di cioccolata calda delle 7 (dopo essersi recati a messa alle 5) con cui la tradizione del mio paese, sin dall'età più remota, impone di inaugurare la giornata della terza domenica del mese di novembre in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Popolo?! Be' nient'altro che con una sana e fragrante torta di mele... (che poi se vogliamo dirla tutta..ad essere sincera io personalmente eseguo solo la prima delle cose sopra menzionate, quindi rispetto solo metà tradizione..:) ma in fondo ai fini del blog è l'aspetto culinario-gastronomico quello che conta, no?!)

INGREDIENTI: 8 mele, 400 gr di farina; 4 uova; 250 gr di burro; 250 gr di zucchero; succo di un limone; 1 bustina di lievito.
Come prima cosa bisogna lavorare il burro a temperatura ambiente (io ho preferito scioglierlo in un pentolino a fuoco lento) con lo zucchero, unire poi uno alla volta i tuorli d'uovo, precedentemente separati dagli albumi e il succo di limone. Muniti di un setaccio, si può procedere aggiungendo la farina con il lievito, mescolando per il tempo necessario che sarà tutta assorbita all'impasto divenuto spumoso. Dopo aver montato a neve gli albumi è possibile incorporarli al composto delicatamente..sarà giunto così il momento di versarlo in una tortiera imburrata ed infarinata. Successivamente sbucciamo le mele (io avevo acquistato le golden che sono il top per questo dolce!) e affettiamole sottilmente in modo da disporle a raggiera sulla superficie livellata del dolce dopodiché spolveriamo con un una manciata di zucchero. Un'ulteriore versione che consiglio di seguire recita di tagliare a pezzettoni le mele e di amalgamarle direttamente al composto, la cottura le renderà morbide a tal punto da sciogliersi in bocca. Sarà opportuno infornare, quando il forno è già caldo per circa 40 minuti. Sforniamo, se volete fate la classica prova dello stuzzicadenti asciutto, disponete su di un vassoio e spolverate con lo zucchero al velo, io avevo un barattolo di quello al sapore di limone, ad essere sinceri il colorito giallognolo e il sapore aspro non andavano proprio male come abbinamento con le mele...

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venerdì 18 novembre 2011

tiramisù al cocco


                     
Nel tentativo di aprire al mondo la mia cucina ed in particolare ciò che ne viene fuori...eccovi una variante del tiramisù tradizionale.
 INGREDIENTI: 4 mini confezioni di savoiardi (ciascuna con 5 savoiardi); 3 tazze di caffè già zuccherate; Rhum; cacao amaro, decorazioni a piacere. Per la crema: 1 uovo, 1 cucchiaio di zucchero; 1 cucchiaio di farina; 1 bicchiere e mezzo di latte; 250 gr di ricotta; farina di cocco.

Prepariamo il caffè e mettiamo la macchinetta sul fuoco, nel frattempo munitevi di una pirofila rettangolare, quando il caffè è salito versiamolo in una ciotolina, zuccheriamolo e aggiungiamo un po' d'acqua, il tempo che si raffredda impieghiamolo per preparare la nostra crema..in un pentolino mettiamo l'uovo e lo zucchero, sbattiamo energicamente, aggiungiamo poi la farina e il latte, passiamo ora il composto sul fuoco basso e mescoliamo fino all'ebollizione, anche questa necessita di intiepidirsi, quindi ripetiamo la stessa operazione del caffè..versiamo la crema in una ciotola e lasciamo raffreddare..Vistosa è la deroga alla ricetta tradizionale, come si evince dalle ultime righe, difatti la farcitura generalmente richiede l'impiego di uova fresche (io non amo ingerire uova crude, il sapore delle uova non passate in un tegamino non è di mio gradimento, per questo ho preferito preparare e stendere sul dolce la classica crema prevista per il pan di spagna), altrettanto evidente è la mancanza del mascarpone, che io in tal caso ho sostituito con la ricotta fresca. Procediamo con la nostra preparazione togliendo dal frigo la ricotta e incorporiamola alla crema oramai intiepidita, è giunto il momento più divertente..cominciamo a passare i savoiardi prima nel rhum e poi nel caffè e iniziamo a formare il primo strato del nostro tiramisù (ho posizionato in questo caso i biscotti inumiditi in modo orizzontale), su questo spalmiamo la crema ottenuta, livellando per bene compresi gli angoli, avendo cura di ricoprire tutta la base di biscotti inzuppati,...ho giusto una confezione di farina di cocco da utilizzare, orbene, sulla crema ho fatto cadere a pioggia in maniera omogenea varie manciate di farina di cocco.. passiamo allo strato successivo (ora ho sistemato i savoiardi in modo verticale), su quest'ultimo ho infine spalmato la crema restante, dopodiché spolverizziamo la superficie del dolce con il cacao amaro, ricordate di impiegare il setaccio per far sì che il cacao ricopra il dolce in modo uniforme. Riguardo la decorazione..non cercate di stupire ad ogni costo, impiegate tonalità di colore abbinabili agli ingredienti sopra citati, restando fedeli alla preparazione tradizionale; io come potete vedere, ho adagiato sul bordo chicchi di caffè al cioccolato circondati da scaglie di mandorle, ma ognuno può personalizzarla come meglio crede rispettando le esigenze del vostro palato e della vostra tavola..Mettete il tiramisù in frigo prima di servirlo agli ospiti e..buon appetito! Fiore all'occhiello?! senz'altro il cocco, che fa capolino tra aroma del caffè e cacao..la delicatezza del cocco esalta così il sapore del cacao conferendo al nostro tiramisù un carattere speciale e un gusto rinfrescante..

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domenica 6 novembre 2011

Mattonella di savoiardi

1 confezione di savoiardi (15/20 savoiardi); 1 busta di crema al cioccolato già zuccherata da 100 gr; 80 gr di ricotta; Rhum; decorazioni a piacere.
PROCEDIMENTO:
Innanzitutto in un tegamino versiamo la nostra busta di crema al cioccolato alla quale aggiungiamo un bicchiere di latte, mescolando con un cucchiaio di legno, portiamo all'ebollizione. Mentre lasciamo raffreddare la crema preparata, mettiamo sul nostro tavolo da lavoro una pirofila rettangolare e versiamo un po' del liquore preferito (io ho scelto il Maraschino) in un piattino cosicché potremmo cominciare a bagnare i nostri savoiardi uno alla volta, mi raccomando, lasciamo che questi biscotti assorbino per bene il liquore, il motivo? è presto detto...solitamente i savoiardi vengono bagnati col caffè per la preparazione del tiramisù, grazie al quale hanno ricevuto una considerevole notorietà, in tal caso è solo sufficiente che sfiorino il caffè, che seppur intiepidito comporta che i savoiardi si ammollino fino a rischiare di sfrantumarsi o spezzarsi, a noi ciò non preoccupa perché il liquore scelto non si comporta come il caffè, ma richiede che i biscotti siano inzuppati quasi come se volessimo farli macerare nel liquore. Inumiditi per bene, disponiamo i savoiardi uno accanto all'altro nella pirofila (volendo prima in orizzontale) formando in tal modo la base del nostro dolce, ricordatevi di coprire il fondo con accortezza al fine di impedire che la crema successivamente stesa possa scivolare sulla base della pirofila, giunti a questo punto, prendiamo metà della crema originariamente preparata e lasciata raffreddare, la mescoliamo energicamente con la ricotta tolta dal frigo, e la cospargiamo poi sulla base di savoiardi coprendo bene anche gli angoli (ho poi fatto cadere su questa, una manciata di noccioline tritate), ripetiamo la stessa procedura con altri savoiardi, distribuendoli (ora in verticale) per fare un secondo strato, ho ricoperto quest'ultimo invece con la restante metà di crema al cioccolato facendo cadere anche qui una manciata di noccioline tritate. Terminata la preparazione, è necessario lasciar riposare a temperatura ambiente, cosicché i savoiardi possano insaporirsi bene ed assorbire ancora il liquore rimasto; dopo una ventina di minuti potete mettere in frigo, nulla toglie che decorso tale termine possiate cominciare a tagliare e assaggiare...gustoso, per chi ama il cioccolato nelle sue più varie combinazioni, anche se non freddo...

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martedì 1 novembre 2011

Plumcake

INGREDIENTI: 150 gr di burro; 200 gr di zucchero; 4 uova; la buccia grattugiata di 1 limone; 1 pizzico di sale; 300 gr di farina; 100 gr di fecola; 100 ml di latte; 1 bustina di lievito; 1 manciata di macedonia candita.
PROCEDIMENTO:
In primis bisogna lasciare ammollare l'uvetta passa (che io ho preferito alla macedonia candita) in un bicchiere di rhum, nel frattempo facciamo sciogliere il burro a fuoco lento in un tegamino, versiamolo poi sullo zucchero che avremo pesato e versato in una ciotola, ora non resta che mescolare per bene al fine di ottenere una crema, alla quale aggiungiamo le uova una per volta, la buccia grattugiata del limone e il pizzico di sale. A questo punto, muniti di un setaccio, facciamo cadere a pioggia la farina e la fecola, alternandovi il latte, al termine di tale procedura passiamo al setaccio anche il lievito, mescoliamo per bene e incorporiamo infine l'uvetta che avremo sgocciolato e fatto passare nella farina, accorgimento questo suggeritomi da mia mamma per far sì che, a suo dire, una volta versato l'impasto nella teglia, l'uvetta non scivoli sul fondo della stessa. Ricordatevi di rivestire lo stampo da plum cake con 1 foglio di carta da forno oppure imburratelo. Per quanto concerne la copertura, solitamente per il plum cake classico non è prevista una particolare decorazione, lasciando la superficie liscia e dorata, a ciò va aggiunto che il composto è, nella ricetta tradizionale, ben arricchito con manciate di frutta candita, ma considerando che personalmente non amo la macedonia candita che in tal caso ho sostituito con la sola uvetta, decido prima di infornare di cospargere il mio dolce con uno strato di gocce di cioccolato e uno più abbondante di scaglie di mandorle (come si nota dalla seonda foto)..ora sì che è giunto il momento di infornare a 180° per 55/60 minuti.
P:S: dolce che sarà pronto proprio per l'inizio di Bate Borisov-Milan...sicuramente ancora caldo che io ho accompagnato con una tazza di tisana alla passiflora e biancospino :)

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sabato 22 ottobre 2011

Cheesecake all'arancia

250 gr di biscotti secchi; 100 gr di burro; 500 gr di ricotta; 150 gr di zucchero; 3 uova; 1 fialetta di aroma all'arancia; 1 pizzico di cannella; 1 bicchiere di Rhum; 1 confezione da 200 ml di panna per dolci; marmellata all'arancia.
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa bisogna passare al mix i biscotti secchi con il burro e mezzo bicchiere di Rhum (la restante parte andrà versata nella crema) io in questo caso ho usato il Maraschino; per chi come me ama lavorare con ciotola e posate nella maniera tradizionale, seguite la mia versione, vale a dire ho preso 3 o 4 biscotti alla volta e munita di un coltello li ho frantumati (ho usato in questa ricetta i biscotti secchi "Colussi" che sono maggiormente friabili), poi ho tagliato a striscioline sottili il burro che ho tolto dal frigo con un po' di anticipo aiutandomi sempre con un coltello, lasciando cadere il tutto in una ciotola, nella quale ho versato anche il liquore, ora con una forchetta ho schiacciato per bene, al fine di amalgamare i nostri primi ingredienti che faranno da base al dolce. Non ci resta che prendere una tortiera (preferibilmente quella con cerchio apribile) foderata con un foglio di carta da forno, versiamo nella stessa il composto sbriciolato, e con la forchetta cerchiamo di pressare con forza per ricoprire tutta la base evitando che successivamente la crema scivoli sul fondo, completata tale procedura lasciamo riposare in frigo per alcuni minuti (il tempo necessario per preparare la crema). Nel frattempo in una ciotola mescoliamo la ricotta con lo zucchero, aggiungiamo poi i tuorli, l'aroma all'arancia, la cannella, il mezzo bicchiere di liquore rimasto e alla fine gli albumi montati a neve. E' giunto il momento di togliere la teglia con la base di biscotti dal frigo sulla quale verseremo la crema ottenuta, dopodiché infileremo in forno a 180° per 45 minuti. Decorso tale termine, togliamo dal forno e lasciamo raffreddare, nel mentre prepariamo la panna montata che utilizzeremo come guarnizione, quindi la distribuiremo con una spatola sulla superficie della torta oramai intiepidita, ricopriremo infine con un sottile strato di marmellata all'arancia (avendo cura di evitare che il coltello con cui stendiamo la marmellata entri in contatto con la panna già stesa, rischiando di combinare un pasticcio!). Riguardo la decorazione, potete sbizzarrirvi come più vi piace, io ad esempio (come si nota dalla foto) ho fatto cadere su uno spicchio della copertura una manciata di gocce di cioccolato, su cui ho adagiato un tondino di arancio candito circondandolo di fettine di mandorle che fungono da foglie...be' qui è la fantasia che la fa da padrona, quindi è tipico che questa sia la fase più divertente. Certi che il risultato ottenuto soddisfi le vostre aspettative, mettete in frigo, in quanto come ben saprete la cheese cake è un dolce che va servito rigorosamente a temperatura di frigo. Gustatela  fredda quindi, accompagnata se si desidera con crema di cioccolato o frutta fresca.

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domenica 16 ottobre 2011

torta alle pere

1 rotolo di pasta frolla; 2 uova; 2 cucchiai di zucchero; 1 confezione da 200 ml di panna da cucina; 3 pere;
PROCEDIMENTO:
Innanzitutto sbattiamo le nostre 2 uova con lo zucchero, mentre mescoliamo versiamo gradualmente la panna, ora togliamo dal frigo il nostro rotolo di pasta frolla, tonda o quadrata non importa, l'essenziale è che utillizziate una teglia di egual forma, io in questo caso avevo in frigo un rotolo di quella tonda, la srotoliamo e con la stessa carta da forno con cui è stata confezionata la adagiamo sulla teglia che abbiamo scelto; sulla base della pasta stesa sbricioliamo 4 o 5 biscotti secchi o qualcuno in più se la nostra frolla è di maggiori dimensioni, (la loro funzione in questa preparazione è quella di assorbire durante la cottura il succo in eccesso delle nostre pere, per mantenere il ripieno abbastanza asciutto) ora non ci resta che allineare le fettine delle pere sbucciate (io avevo a disposizione le pere abate) sulla superficie dei biscotti frantumati, quando avremo coperto per bene sarà possibile versare la crema preparata all'inizio, dopodichè inforniamo a 180 gradi per circa mezz'ora. Una volta tolta dal forno e lasciata raffreddare possiamo cospargerla con la cannella come ho fatto io, oppure con lo zucchero al velo. Nulla sembra opporsi alla possibilità di sostituire le fettine di pere con spicchi di mele oppure utilizzare le banane tagliate a rondelle; ricetta questa che mette in atto di sovente mia mamma, impiegando però le mele, e qui è stata un'ottima collaboratrice.

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giovedì 13 ottobre 2011

torta di ricotta

Stamane è venuto mio nonno a casa, per una serie di commissioni da fare al mio paese, con l'intento di trattenersi fino al pranzo. Fu così che mi venne in mente di preparare un dolce post-pranzo, ma considerando che gli anziani sono soliti fissare il momento in cui è rigoroso (a loro dire) cominciarsi a sedere a tavola intorno alle dodici se non prima, e accorgendomi che le lancette scorrevano più veloci del solito, le alternative che mi si presentavano erano solo due: o liberarmi da ogni onere tirando fuori dal freezer una classica torta gelato che accompagna le tradizionali ricorrenze festeggiate da chi non ama o non ha tempo sufficiente per mettersi ai fornelli oppure aprire la credenza e raccogliere le "materia prime" da combinare, associando creatività e fantasia per un risultato impeccabile anche in un arco di tempo molto ristretto...una descrizione un po' sopra le righe per giungere semplicemente a presentare la mia torta di ricotta :).
250 gr di ricotta; 250 gr di farina; 250 gr di zucchero; 2 uova; 1 limone; 1 bustina di lievito; 1 pizzico di sale.

PROCEDIMENTO:
Cominciamo col lavorare bene la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema, cui aggiungiamo i tuorli, che precedentemente avremo separato dagli albumi, nel frattempo uniamo la buccia grattugiata del limone e versiamo poi la farina setacciata, quando quest'ultima è completamente incorporata possiamo aggiungere il lievito. In seguito montiamo a neve ferma gli albumi, che prima abbiamo messo da parte, con un pizzico di sale ed uniamo anche questi, amalgamando delicatamente dal basso verso l'alto e, in men che non si dica..il nostro dolce sarà pronto!. E' possibile ora imburrare ed infarinare una tortiera (io in questo caso ho impiegato un foglio di carta da forno) e versarvi il composto (all'impasto ottenuto, dopo aver livellato per bene la superficie con una forchetta, ho fatto cadere a pioggia un paio di manciate di granella di nocciole tostate) infornando per poco meno di un'ora a 180° circa.

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lunedì 10 ottobre 2011

Biscottini con Nocciole

250 gr di farina; 100 gr di burro; 150 gr di zucchero; 2 uova; 1/2 bicchiere di latte; 1 cucchiaino di lievito; la buccia grattugiata di 1 limone; decorazioni a piacere.

PROCEDIMENTO:
Mentre facciamo sciogliere il burro a fuoco lento, pesiamo i nostri ingredienti e sbattiamo le uova; quando il burro sarà pronto versiamolo in una ciotola insieme allo zucchero che lavoreremo per bene fino ad ottenere un composto spumoso, ora è la volta delle uova che avremo gà sbattute, in seguito aggiungiamo la farina setacciata con il lievito e la buccia del nostro limone, continuando ad amalgamare versiamo tanto latte quanto basta per ottenere una pasta non troppo soda (più o meno mezzo bicchiere). Ora potete servirvi di stampini, da imburrare ed infarinare oppure come ho fatto io di semplici pirottini colorati, non vi resta che riempirli del composto fino a metà altezza, a questo punto guarnite i vostri biscotti come più vi piace, io ho coperto alcuni con le noccioline tritate, su altri ho fatto cadere a pioggia la farina di cocco ed infine su altri ancora ho adagiato al centro una nocciola tostata, ciò non toglie che voi preferendoli più dolci, possiate impiegare la marmellata ovvero la frutta candita e quant'altro riteniate opportuno per mostrare la vostra fantasia. E' giunto il momento di allineare i nostri dolcetti in una teglia che infileremo in forno a 180° per circa 25 minuti ovvero fin quando saranno dorati e gonfi. Mentre scrivo, assaggio!..che dire..favolosi..con cuore morbido e ancora fumanti..

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sabato 8 ottobre 2011

i raffaello

gli ingredienti: 350 gr di mascarpone; 250 gr di zucchero al velo; 300 gr di farina di cocco; 1/2 bicchiere di liquore per dolci; delle nocciole tostate.
PROCEDIMENTO:
In una ciotola mescolate per bene anche con una semplice forchetta il mascarpone (io in questo caso ho impiegato della ricotta perchè mia mamma questa mattina ha acquistato una confezione di quella fresca) con lo zucchero al velo, dopodichè versate la farina di cocco ma solo 200 gr per l'impasto, perchè i restanti 100 gr serviranno per la copertura ed infine il liquore, io ho utilizzato il Maraschino ma potete anche sostituirlo con il limoncello se lo preferite oppure il liquore all'Acine, a seconda dei gusti quindi; dopo aver amalgamato gli ingredienti appena citati non vi servirà più alcun arnese, si inizia a lavorare con le mani...prendete un pezzetto di impasto e cominciate a formare delle palline con entrambe le mani, la dimensione sceglietela voi, ora inserite una nocciola in ogni pallina e continuate a girarla tra le mani per darle una forma quasi perfettamente sferica...in seguito passatela in un piatto che avrete riempito con la farina di cocco che precedentemente abbiamo accantonato..oppure se meglio vi riesce, tenendola tra le mani fate cadere la farina di cocco a pioggia, avendo cura di rivestire tutta la superficie dei nostri dolcetti, si badi bene che quest'ultima è una operazione non semplice come possa sembrare dalla descrizione, dal momento che la forma circolare assunta dai raffaello potrebbe far scendere la farina senza restare ben attaccata al suddetto..bene..ora non resta che metterli nei pirottini che io ho scelto di varie colorazioni, considerando che dagli ingredienti impiegati i nostri raffaello appaiono di una tonalità  piuttosto biancastra...custoditeli in frigo almeno un paio d'ore prima di servirli ai vostri ospiti.

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martedì 27 settembre 2011

pesche dolci

Per i biscotti: 1 kg di farina; 500 gr di zucchero; 200 gr di burro; 4 cucchiai di olio di semi di girasole; 8 cucchiai di latte; 4 uova; 2 bustine di lievito Bertolini; 1 pizzico di sale; dell'Alchermes.
Per la crema: 3 cucchiai di farina; 2 cucchiai di zucchero; 2 uova; 1/2 litro di latte.
PROCEDIMENTO:
In una ciotola mettiamo la farina e il pizzico di sale, ricordatevi che la farina va versata solo sul contorno della ciotola lasciando il centro vuoto per mettere lo zucchero sul quale verseremo il burro (che precedentemente avremo sciolto) per far sì che mescolando (è sufficiente una forchetta) anche lo zucchero si sciolga divenendo una crema, alla stessa aggiungeremo poi i cucchiai di olio e di latte, le uova sbattute ed infine il lievito, ora sarà possibile cominciare a mescolare anche con la farina che abbiamo lasciato fino ad ora all'estremità della ciotola, sarà indispensabile mettere da parte la forchetta e lavorare invece con le mani, questa procedura si arresterà quando l'impasto comincia a staccarsi dai bordi della ciotola assumendo così un aspetto liscio ed omogeneo, dopodichè formeremo delle palline da disporre su una teglia foderata di carta da forno e inforneremo a 220°, potranno essere tolte una volta assunta una tonalità dorata. Dopo almeno 3 giorni, armati di coltello con la punta arrotondata, ricavate un incavo al centro di ogni biscotto, la profondità sarà pari alla quantità di crema (che nel frattempo avrete preparato e lasciato raffreddare) con cui avete intenzione di riempirli, tenuto conto che una volta unite le basi di 2 biscotti (al fine di ricaverne una forma simile a quella della pesca) la crema che fuoriuscirà dall'unione dei biscotti assolverà la funzione di colla per mantenere ben saldi i nostri dolcetti. Ovviamente la crema in eccesso verrà via semplicemente con la punta del coltello o con il nostro indice (da preferire quest'ultimo accorgimento, in quanto col coltello si rischierebbe di scheggiarle dato che la crema contribuisce ad ammorbidirle). Dopo aver accorpato i nostri biscotti, con una operazione abbastanza rapida li bagneremo in una ciotolina nella quale avremo versato dell'Alchermes, e a pioggia cospargeremo le pesche con lo zucchero, prima sui bordi uniti e poi per l'intero, successivamente le disporremo su un foglio di alluminio per una mezz'oretta circa affinchè queste si asciughino, decorso tale termine le metteremo nei pirottini e poi in frigo per almeno un paio d'ore prima di sbucciarle ops di assaggiarle!
Ps: si è vero sono caloriche, anche molto..ma c'è chi dice che la frutta nella dieta alimentare fa sempre bene..vacci a capire! :)

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sabato 3 settembre 2011

salame di cioccolato

Quando c'è poco tempo a disposizione, ma tanta è l'intenzione di preparare qualcosa che possa stuzzicare l'appetito dei miei ospiti, la prima ricetta che mi torna in mente per una merenda mordi e fuggi è quella del salame di cioccolato. Gli ingredienti indispensabili sono: lo zucchero 200 gr, 100 gr di burro, 250 gr di biscotti secchi, 1 tavoletta da 100 gr di cioccolato fondente, 1 bustina di cacao amaro da 75 gr, 2 uova, 100 gr di nocciole tostate ed un bicchierino di rhum.

PROCEDIMENTO:
Innanzitutto munitevi di una pentola a bordi bassi e di largo diametro, che vi faciliterà il lavoro della mescolatura più in avanti. In questa fate sciogliere il burro a fuoco lento, cui aggiungerete lo zucchero, mescolando con un cucchiaio di legno, fin quando otterrete una crema, dopodichè gettate il cioccolato fondente a pezzi, non è necessario tritarlo, anche i quadrotti si scioglieranno divenendo un tutt'uno con il burro sciolto, poi è la volta dei biscotti secchi che avrete spezzettato almeno a metà, le nocciole (volendo potete sostituirle con le mandorle), il cacao amaro, il liquore ed infine le uova sbattute, a questo punto sarà fondamentale per la buona riuscita del dolce, amalgamare il tutto con  rapidità, e una dose di energia e cura affinchè il composto divenga consistente. Un dolce un po' particolare quindi, se non altro perchè richiede una certa maestria nel mescolare tutti gli ingredienti. Tolta la pentola dal fuoco trasferiamo il tutto su un foglio di alluminio precedentemente steso sul nostro tavolo da lavoro, ora non ci resta che richiuderlo e lavorare con le mani al fine di dargli la forma di un salame, anche schiacciandolo per evitare di lasciare spazi vuoti...dopo averlo lasciato raffreddare, lo mettiamo in frigo, decorse un paio d'ore liberiamolo del foglio di alluminio e tagliamolo a fette, avendo cura di non eccedere con lo spessore e al tempo stesso di non spezzarle.

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domenica 28 agosto 2011

torta pinguì

una ricorrenza in famiglia:...quale migliore occasione per rimettersi ai fornelli! Domani cadrà il compleanno di mio fratello e anzichè ridurmi all'ultimo secondo, infilo il grembiule, lego i capelli..eheh, evidenti i residui della mia passata esperienza lavorativa in un ristorante-pizzeria, e mi metto all'opera. Decido di imbattermi in una torta pinguì, di tempo ne ho abbastanza, quindi comincio col pesare 150 gr di zucchero e 150 gr di farina, faccio sciogliere a fuoco lento 75 gr di burro, prendo poi 4 uova, 1/2 bicchiere di latte, 3 cucchiai di cacao amaro, 1 bustina di lievito per dolci, panna e nutella (ovviamente le dosi di questi ultimi due ingredienti sono relative, nel senso che ognuno può deciderne la quantità in base ai propri gusti).
PROCEDIMENTO:
Ottenuto il burro fuso e fatto intiepidire lo mescoliamo con lo zucchero in una ciotola di medie dimensioni, amalgamiamo per bene, dopodichè uniamo una per volta le uova, al composto va aggiunto gradualmente il latte, e muniti poi di un colino, facciamo cadere la farina a pioggia, il cacao amaro ed infine il lievito. A questo punto non ci resta che trasferire il tutto in una teglia foderata con carta da forno oppure imburrata ed infornare per 15 minuti a 150 °. Una volta tolta dal forno, bisogna lasciarla raffereddare, ciò spiega i motivi per cui risulta necessario prepararla il giorno prima della consumazione, se a ciò va anche aggiunto che deve riposare in frigo per essere gustata alla giusta temperatura!
L'operazione che segue prevede di tagliare la torta orizzontalmente in modo da ottenere due dischi dello stesso spessore, tranquilli non vi si richiede di essere precisi in modo maniacale, ora per quanto riguarda la farcitura potete sbizzarrirvi come meglio credete, io personalmente ho steso uno strato di nutella sul disco che fa da base, poi uno strato di panna più spesso del precedente ed infine uno strato di nutella sul disco che andrà a chiudere il dolce (come noterete osservando la terza foto inserita), il risultato ottenuto vedrà una farcitura a strati alterni. La fase finale è quella della decorazione, un dolce pieno di cioccolato non poteva che terminare con una copertura di cioccolato..fondente! In tal caso ho fatto sciogliere a bagnomaria 2 tavolette da 100 gr di cioccolato fondente con 30 gr di burro (per assicurarmi che la crema non scivoli via una volta stesa ma aderisca almeno per il tempo necessario prima di porla in frigo) tolta dal fuoco (basso) ho lasciato intiepidire, ricordando che se è troppo fredda non sarà abbastanza fluida per poterla stendere con facilità, per cui armatami di pazienza e controllato che il braccio sia fermo e poco tremante, comincio a distribuire la glassa con una spatola, avendo cura di coprire l'intera superficie del dolce. La panna rimanente non poteva finire nella spazzatura, a tal proposito con una siringa per dolci ho formato dei ciuffetti sui bordi e sulla superficie del dolce, il tutto rigorosamente a mano libera, proprio per questo ognuno non sarà identico all'altro..ma questo spero non sia rilevante :)
Ultimo suggerimento: fatela riposare in frigo per un paio d'ore, accorgimento costoso per chi già avverte un leggero languorino allo stomaco, ma il risultato compensa l'attesa...

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giovedì 25 agosto 2011

Sbrisolona

PER L'IMPASTO: 350 gr di farina; 100 gr di zucchero; 100 gr di burro; 1 uovo; 1 bustina di vanillina e 1 di lievito;
PER LA FARCIA: 500 gr di ricotta; 150 gr di zucchero; 100 gr di cioccolato fondente tritato

PROCEDIMENTO:
Come prima cosa bisogna far sciogliere il burro a fuoco lento, per poterlo unire allo zucchero in una ciotola, mescolando fino ad ottenere una crema, a ciò va aggiunto l'uovo, versiamo poi la farina a pioggia, la vanillina ed infine il lievito. Come vedrete l'impasto ottenuto sarà piuttosto granuloso, ora non allarmatevi, nessun ingrediente è andato a male, tutto procede come da copione, bisognerà solo mettere da parte il cucchiaio di legno e lavorare con le mani...rinnovo il mio invito a non allarmarvi...questa che segue è la procedura che considero tra le più divertenti...basterà prendere tra le mani dei mucchietti di impasto irregolare (ricordando che metà impasto va lasciato per la copertura) ed imprimerli sulla base di una teglia già foderata con carta da forno, formando il primo strato,(come si può notare nella prima foto inserita) avendo cura di non lasciare spazi vuoti per evitare che la farcia possa scivolare sul fondo, consiglio di continuare in questo modo anche per i bordi. Orbene, l'impasto è pronto, urge dedicare il tempo restante alla farcitura: in una ciotola differente mescoliamo ai 150 gr di zucchero la ricotta e il cioccolato fondente, dopo aver mescolato per bene, (che lo zucchero fosse nemico dei denti è cosa risaputa, ancor di più, nostro nemico principalmente, se lo si sorprende a granuli sotto i denti, causa? l'aver mal amalgamato)  non ci resta che versare la crema ottenuta nella teglia ove avevamo precedentemente steso il nostro primo strato, e ricoprire con il restante impasto granuloso. E' il momento di infornare a 180° per circa 45/50 minuti.
PS: per quel che concerne la farcia, non necessariamente va impiegata la ricotta, qualunque tipo di formaggio fresco avete in frigo produrrà lo stesso risultato, io stessa la volta precedente avevo acquistato una confezione di fiocchi di formaggio Jocca.

Curiosità: il perchè di questo nome? bè semplice...tagliando la prima fetta di questo dolce, balza agli occhi l'intreccio tra il bianco dovuto alla ricotta e nero..be' del cioccolato fondente.

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lunedì 15 agosto 2011

la mia torta caprese

Per la preparazione di questo dolce, premesso che è la prima volta che cerco di fare la caprese, ho preso spunto da due modelli combinandoli e ovviamente come in tutte le mie ricette c'è almeno un'aggiunta, tanto per personalizzarla. In questa mattinata di ferragosto, armatami di camice, ho impiegato: 350 gr di mandorle sgusciate (se preferite potete anche tostarle al forno, lavoretto che ho sorvolato in quanto volevo fosse pronta per il pranzo di ferragosto, e il tempo incalza) 5 uova, 250 gr di zucchero, 250 gr di cioccolato fondente, 250 gr di burro, del liquore agli agrumi.
PROCEDIMENTO:
Innanzitutto ho tritato le mandorle, nel frattempo ho fatto sciogliere a fuoco lento il cioccolato con un po' di latte, mi avevano consigliato di usare l'acqua ma ho preferito così, anche perchè è venuto più cremoso, tolto dal fuoco il cioccolato ho messo il burro, che una volta fuso l'ho unito in una ciotola allo zucchero, amalgamando finchè non ne risultasse una crema, dopodichè è possibile aggiungere tutti i vari ingredianti sopra citati; i 5 tuorli, il liquore, il cioccolato sciolto, le mandorle tritate ed infine gli albumi montati a neve, mescolando con cura. Verso poi il composto in una teglia foderata di carta forno, inforno a temperatura medio-alta per circa un'ora...Decorso tale termine ho cosparso il dolce con lo zucchero a velo.
PS: un consiglio che mi preme dare è quello di porre in frigo la nostra caprese molto tempo prima di consumarla, procedura questa che io non ho potuto seguire, il pranzo si era già consumato e venne il momento di portare il dolce in tavola, confesso quindi la difficoltà che ho avuto nel trasferirlo sul vassoio, dato che era molto friabile, perciò invito vivamente a prepararlo la sera prima o per lo meno offrirlo ai propri ospiti dopo che ha riposato per bene in frigo...Bè della mia prima caprese son rimaste davvero le briciole a testimonianza del fatto che i miei ospiti/amici l'hanno preferita anche se non ha sostato in frigo ;)


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sabato 6 agosto 2011

muffins al cioccolato


     
per 10 muffins:
50 gr di cacao amaro, 170 gr di farina, 2 cucchiai di gocce di cioccolato, 1 bustina di lievito per dolci, 50 gr burro, 2 uova, 100 ml latte, 70 gr di zucchero, 1 banana matura.
  • PROCEDIMENTO:
    Sbatttere uova e zucchero in una ciotola, unire il latte, la banana tagliata a pezzetti e il burro fuso, mescolare per bene, aggiungere poi la farina, il cacao amaro, le gocce di cioccolato e infine il lievito. Imburrare 10 stampini, oppure se si dispone di quelli antiaderenti, tale operazione non sarà necessaria, e credetemi ciò si rivelerà un enorme risparmio di tempo per chi come me non ne ha mai abbastanza!  Riempirli con il composto per più della metà. Infornare a 180° per circa 20'.

    Semplicissima!
    PS: io li ho provati anche senza la banana sono buoni lo stesso, ma il pezzetto di frutta, non necessariamente la banana, dà quel tocco di dolcezza che fa capolino tra cioccolato e cacao rigorosamente amari :)
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lunedì 1 agosto 2011

carezze allo yogurt


250 gr di farina
2 uova
100 gr di zucchero
100 gr di olio di semi
1 vasetto di yogurt naturale da 125 gr
10 cl di latte
1 pizzico di sale
mezza bustina di lievito
buccia grattugiata di un limone
estratto di vaniglia a piacere

 PROCEDIMENTO:
In una ciotola mescolare farina, zucchero, lievito, sale e buccia di limone. In un altro recipiente unire alle uova sbattute olio, yogurt, latte ed estratto di vaniglia amalgamando gli ingredienti per bene. Ora uniamo le due preparazioni (abbiamo quindi separato ingredienti secchi da quelli liquidi). Preriscaldare il forno a 180°, versare il composto nei pirottini di carta per 3/4, come noterete arrivati a questo punto, nel versare il composto cremoso, lo stampino assumerà una forma irregolare, ed è proprio questa una caratteristica dei miei dolcetti, saranno ognuno diverso dall'altro! Adagiarli poi in una teglia ed infornare per una ventina di minuti, affinchè assumano un colore dorato...una volta sfornati e fatti raffreddare, liberarli dagli stampini e cospargerli di zucchero a velo o di cannella, io prediligo quest'ultima ;)
PS: nulla vieta di poter aggiungere gocce di cioccolato o della marmellata a seconda dei gusti!

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