venerdì 24 aprile 2020

Polacca aversana

Buon 25 Aprile! Quest'anno di tutto si può parlare tranne che di liberazione! Ma non demordiamo, stringiamo i denti e restiamo ottimisti oltre che a casa! Devo premettere che ho adorato questo impasto, lo preparerò anche per realizzare delle brioche alla prossima occasione!
IMPASTO: 500 gr di farina, 5 gr di lievito di birra, 70 gr di zucchero, 60 gr di burro, 170 ml di latte, 2 uova, 1 limone, 1 arancia.
CREMA PASTICCERA: 4 uova, 3 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di farina, 750 ml di latte, 1 limone.
Amarene.
Ho fatto rinvenire il lievito con un cucchiaino di zucchero in 1/2 bicchiere di latte tiepido prelevato dalla dose principale. Nel frattempo in una ciotola ho versato la farina, lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e dell'arancia, ho unito il lievito, le uova, il latte poco alla volta e il burro morbido avendo cura di aggiungerlo mano a mano che il pezzetto precedente era stato inglobato dall'impasto. Una volta formato un panetto liscio ma leggermente appiccicoso, ho coperto la ciotola con la pellicola ed un canovaccio ed ho lasciato lievitare per 6 ore, fin quando appunto aveva raggiunto il bordo della ciotola; a questo punto l'ho diviso in due panetti che ho allargato delicatamente con i polpastrelli su della carta da forno, coperto con la pellicola e lasciato ancora lievitare per altre 5 ore. Nel frattempo ho preparato la crema pasticcera lavorando le uova con lo zucchero, la farina, la buccia grattugiata del limone ed il latte, ho trasferito sui fornelli e lasciato addensare con una frusta per evitare grumi, ho spento e lasciato raffreddare. Ho privato poi del nocciolo le amarene che avevo messo sotto spirito lo scorso anno, ho adagiato un panetto con la carta da forno in una teglia da 28 cm di diametro, ho spalmato la crema oramai fredda, sistemato le amarene e coperto con il secondo panetto sigillando per bene i bordi per evitare che il ripieno fuoriesca in cottura, ho cosparso la superficie con lo zucchero in granella ed infilato in forno spento per lasciar lievitare ancora per un paio d'ore, dopodichè ho acceso il forno a 180° e cotto per circa 15 minuti, dipende dal forno, la superficie non deve scurire troppo altrimenti l'impasto diventa duro. Una cosa che ho capito dei lievitati è che la cottura è molto veloce se hanno lievitato tanto. Ho sfornato e lasciato raffreddare tutta la notte. La mattina seguente ho trasferito su un vassoio, fotografato e consmato a conclusione del pranzo della Festa della Liberazione. Per questa giornata avevo preparato come aperitivo delle polpettine di zucca e chayote con caciocavallo e fontina da pucciare in una salsa di philadelphia e noci tostate ridotte in farina... piccoli sfizi di grande gusto!
Giusi🌺

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